RAFFAELLO

Narrano le antiche leggende di un nobile elfo che, stanco della sua vita priva di forti emozioni, decise di abbandonare la sua natura immortale per divenire un comune mortale.
Naque così, nel fragore di un tumultuoso ospedale torinese, Raffaello, colui che con il passare degli anni divenne mio grande amico e compagno di avventure.

Anf... Pant... col passare del tempo mi sto arruginendo, mi ci è voluta un'eternità per scrivere quelle quattro righe.

Ma parliamo di lui, dei suoi vizi, dei suoi pregi e dei suoi difetti:

Io e Raffaello ci conosciamo ormai da circa 12 anni (mese più mese meno). Ebbe la sventura di essere compagno di classe (potrei sbagliarmi, ma forse anche compagno di banco!) del mio amato cuginetto Paolo, alle medie. Ragion per cui ogni volta che andavo a trovare il cuginetto mi ritrovavo a dover condividere il prezioso tavolo da ping pong con il mezz'elfo.
Chi si sarebbe aspettato che qualche anno dopo me lo sarei ritrovato come compagno di banco in primo superiore per pura coincidenza? Io, visto che in classe mi ritrovai anche con mio cugino.
Da quel momento naque una salda amicizia che solo in rari casi ci ha visto protagonisti di epici scontri verbali (No! Le mani mai... esile com'è ho paura di spezzarlo! :-P).

Raffaello ha un carattere molto controverso, direi anche un po' schizzofrenico, ed è per questo che a volte può apparire antipatico a chi non lo conosce. Ma vi assicuro che è tutt'altro che antipatico... ok, ok... non faccio altra pubblicità, perché la sua dolce metà (Fabiola) mi ha intimato di non renderlo troppo appetibile al gentil sesso e io non voglio di certo contraddirla! :)

Dimenticavo di parlare delle sue passioni... è un divoratore di topolini... ehm... Topolini! È un assiduo abbonato e spero per lui che non smetta mai di esserlo!
Ha poi un'altra passione, le farfalle!
Ebbene si, lui è uno dei pochi esseri umani al mondo a poter, a giusto titolo, dire ad una ragazza: "Vieni a casa mia, che ti faccio vedere la mia collezione di farfalle?". :)
È una passione che ha ereditato dal padre, grande podista, dal quale ha anche preso la passione per gli sport in generale (anche se non sarà mai ai suoi livelli podistici!).